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Come tutelarsi quando si vende una casa

Pubblicato da kotuko sopra 31 Maggio 2023
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Vendere una casa, si sa, non è un’operazione semplice: ci sono moltissimi fattori da tenere in considerazione e alcuni rischi che è bene conoscere ed evitare, dalle complicanze burocratiche all’andamento del mercato immobiliare, fino addirittura a possibili truffe e raggiri. Ad ogni modo, è certamente possibile vendere in sicurezza un immobile, proteggendosi al massimo dalle possibili conseguenze: vediamo insieme come tutelarsi quando si vende una casa.

Come tutelarsi quando si vende una casa: otto consigli da seguire per vendere in serenità

1. Affidarsi a un esperto

Volendo, è possibile provare a vendere una casa in autonomia, ma l’operazione risulterà parecchio complessa poiché ci sono moltissimi aspetti da considerare, un’ampia documentazione da fornire sia dal punto di vista tecnico che giuridico. Per evitare di incappare in situazioni spiacevoli e rischi per chi vende casa (la legge prevede la nullità del contratto in diverse situazioni), oltre che rischiare di rimetterci dei soldi per cause (il 4% delle cause civili in Italia è per le vendite immobiliari tra privati!) e sprecare tempo, è sempre bene affidarsi alla consulenza di un team di professionisti, come noi di Bassi Immobiliare, che da oltre vent’anni operiamo nel settore e siamo in grado di supportarvi in tutte le fasi della vendita della vostra casa!

2. Far fare una valutazione del proprio immobile

Come tutelarsi nella vendita di una casa? Con la concorrenza spietata presente oggi all’interno del mercato immobiliare, è fondamentale che la casa che si mette in vendita sia stata accuratamente valutata da un professionista che, grazie anche a un’analisi del mercato, possa stimare correttamente il prezzo di vendita in modo che risulti adeguato al momento storico. Non fidatevi di chi vi fa valutazioni altissime non circostanziate, lo fa solo per illudervi, farsi dare l’incarico e poi venire la settimana successiva a chiedere di abbassare il prezzo. Questa è una pratica diffusa tra le agenzie poco serie di cui purtroppo il panorama immobiliare è ricco.

3. Preparare tutta la documentazione necessaria per l’atto di vendita

Devono essere visibili tutti i documenti con i quali, eventualmente, sono state fatte donazioni o successioni, si segnalano non conformità o inadempienze, etc, oltre ovviamente al documento che attesta la relazione tecnica (eseguita da un ingegnere, da un architetto o da un geometra; in alcune Regioni è addirittura obbligatoria) e quello di certificazione energetica, la planimetria catastale, lo stato urbanistico e catastale. L’elenco completo dei documenti necessari può essere stilato e reperito dall’esperto a cui ci si affida.

4. Fare piccole ristrutturazioni e migliorie

Se volete avere chiaro come ottimizzare il risultato di vendita di una casa, sappiate che è sempre bene dare un’ottima prima impressione a un potenziale acquirente: dunque se ci sono piccoli lavori da svolgere per migliorare l’aspetto estetico e funzionale di una casa prima di metterla in vendita è ideale farli: certe volte con un piccolo investimento si riesce a valorizzare la casa, riducendo i tempi dell’operazione e recuperando nella vendita più di quanto investito per gli interventi fatti. Si fa una migliore impressione lavorando sull’aspetto emozionale delle persone e si riducono gli interventi che l’acquirente dovrà fare e per i quali richiederebbe uno sconto. 

5. Sanare difformità ed essere onesti

Sanare tutte le eventuali difformità rispetto alla relazione tecnica e in generale essere onesti sulle eventuali problematiche già note, in modo da vendere una casa conforme e a norma e allineata con quanto prospettato all’acquirente, così da non incorrere in seguito in situazioni incresciose o addirittura in cause civili o perfino penali.

6. Fare attenzione al pagamento

Bisogna accettare come unico metodo di pagamento la caparra, perché solo quella rappresenta una vera e propria forma di garanzia (tra l’altro anche meno tassata a livello di imposta di registro), poiché se l’acquirente si tira indietro all’ultimo momento, la caparra non gli viene restituita. Non è invece affatto una garanzia l’acconto, che rappresenta soltanto un anticipo sull’intero pagamento e che, se l’operazione di vendita non dovesse andare a buon fine – per qualsiasi motivo – deve essere interamente restituito. Anche al momento del rogito, quando viene saldato l’immobile, è bene accettare un pagamento con assegno circolare non trasferibile o bonifico irrevocabile (il metodo più sicuro), mentre l’assegno bancario è assolutamente da evitare perché potrebbe risultare scoperto.

7. Fare attenzione in caso di vendita di immobile ricevuto per donazione

Infine, tra i vari suggerimenti su come tutelarsi nella vendita di un immobile, è importante sapere che, se si vuole vendere una casa che si è ottenuta tramite atto di donazione, bisogna avere un occhio di riguardo su alcune questioni delicate, primo tra tutti il rischio di un’azione di riduzione: se la donazione lede la quota di legittima, i legittimari possono fare un’azione di riduzione che comporta il trasferimento dell’immobile venduto ai legittimari e l’acquirente diventerebbe creditore del venditore. Ci sono metodi per verificare questo rischio e soluzioni per consentire la vendita di immobili provenienti da donazione, altrimenti praticamente invendibili.

8. Conoscere la normativa per la vendita di immobili locati

È possibile vendere anche immobili locati: è importante però conoscere bene le normative relative alla contrattualistica sia della compravendita che della locazione, e considerare i casi in cui esiste, citato nel contratto o meno, il diritto di prelazione del conduttore.

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